Contratto sanità, ok dal Cdm. Entro ottobre la firma definitiva. Ecco gli aumenti previsti
Il Consiglio dei ministri ha approvato l'ipotesi di rinnovo del contratto del Comparto Sanità sottoscritta a giugno. Per l'ok definitivo manca l'assenso della Corte dei conti atteso entro 15 giorni
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“Il doppio via libera del Consiglio dei ministri al Dpr di riforma del regolamento sui concorsi e le assunzioni nella Pa e al nuovo contratto del comparto sanità per il triennio 2019-21, mi riempie di sincera soddisfazione e orgoglio, perché chiude il cerchio rispetto all’importante lavoro che, come ministro del Governo Draghi, ho portato avanti da oltre un anno e mezzo con un unico obiettivo: la valorizzazione e il rilancio del capitale umano e il rinnovo di tutti i contratti di lavoro nella Pubblica amministrazione”. Lo ha sottolineato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, al termine del Consiglio dei ministri di ieri.
Sul rinnovo del Ccnl del comparto sanità, Brunetta ha voluto ricordare che “non solo mettiamo più risorse nelle buste paga di quasi 600mila professionisti sanitari e operatori del Ssn, ma valorizziamo il loro operato e introduciamo innovazioni che il settore aspettava da tempo, riconoscendo anche l’impegno in prima linea durante l’emergenza Covid. Gli operatori sanitari troveranno nelle buste paga – a decorrere dal 1° gennaio 2021 – un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi e una rivalutazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro mese per 13 mensilità. L’accordo, includendo anche le indennità, permette di riconoscere incrementi medi, calcolati su tutto il personale del comparto, di circa 175 euro medi mensili, corrispondenti a una percentuale di rivalutazione del 7,22%”.
Soddisfatto anche il presidente Aran, Antonio Naddeo per “l’approvazione del Consiglio dei ministri all’ipotesi di contratto 2019-21 del comparto sanità. È un passo avanti decisivo” ha commentato Naddeo “verso il traguardo, alla fine di una lunga procedura di approvazione del contratto firmato il 15 giugno scorso. Manca solo la certificazione finale della Corte dei conti che ha 15 giorni di tempo dal ricevimento dell’accordo. Entro ottobre firmeremo definitivamente questo Ccnl che riguarda direttamente circa 600mila lavoratrici e lavoratori. Il personale sanitario e amministrativo impegnato ogni giorno nel nostro Servizio sanitario nazionale, in prima linea durante il periodo emergenziale del Covid, vede finalmente riconosciuti in busta paga alcuni benefici economici per la loro importante attività – afferma Naddeo -. Il contratto prevede anche un nuovo insieme di classificazione del personale, oltre a un nuovo sistema degli incarichi e delle indennità. Infine, ricordo un altro importante obiettivo raggiunto nel contratto: la regolamentazione del lavoro agile”.
Infine, il ministro della Salute Roberto Speranza per il quale “il rinnovo del contratto del comparto sanità approvato definitivamente in Consiglio dei ministri è un passo importante per la valorizzazione delle donne e gli uomini del nostro Servizio sanitario nazionale. Sono loro la risorsa più importante che abbiamo. Per oltre 500mila lavoratori aumentano i salari e le tutele. Per i circa 270mila infermieri ci sono tra i 146 e i 170 euro in più al mese. Aumentare le risorse e valorizzare il ruolo dei nostri professionisti sanitari è la chiave per un sistema salute più vicino a tutti i cittadini”.
Da Doctor 33
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