Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
Resta aggiornato:

Home » Così cambia l’articolo 33 sulle pensioni dei medici.

Così cambia l'articolo 33 sulle pensioni dei medici.

Che potranno restare al lavoro fino ai 70 anni

Così cambia l'articolo 33 sulle pensioni dei medici.

Pensioni di vecchiaia e diritti acquisiti salvati fino al 31 dicembre di quest’anno per medici e infermieri (oltre che per ufficiali giudiziari e maestri) e “stretta” limitata solo ai pensionamenti anticipati (al di là dell’età anagrafica). E un nuovo meccanismo per ritardare l’accesso alla pensione da un mese a sei per tutti. Lo prevede uno degli emendamenti alla manovra, nel pacchetto del governo depositato in Commissione bilancio al Senato nella tarda serata del 7 dicembre: nel complesso interventi su pensioni, enti locali e sicurezza.

In sintesi, sono preservate le pensioni di vecchiaia e penalizzate le anticipate. Le pensioni di vecchiaia saranno escluse dalla stretta prevista in manovra per medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari ma saranno invece penalizzate quelle anticipate. In ogni caso non rientreranno nelle nuove disposizioni tutte le pensioni di coloro che maturano i requisiti entro il 2023.

I medici vedono operare una stretta più soft sulle pensioni anticipate: si conferma la stretta per tutte le pensioni anticipate ma per i sanitari si prevede infatti una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. È prevista inoltre per tutte le pensioni anticipate una revisione delle finestre d’uscita che – secondo la relazione tecnica – prevede un posticipo della decorrenza di un mese se si maturano i requisiti nel 2025, di 2 mesi se si maturano nel 2026, di 4 mesi per chi li matura nel 2027 e di 6 mesi a partire dal 2028.

Queste modifiche all’articolo 33 della manovra relative alle pensioni dei dipendenti pubblici, tra cui i medici, garantiscono “un sostanziale e complessivo equilibrio” dei conti, secondo la relazione tecnica allegata all’emendamento del governo, depositato in commissione Bilancio al Senato. La relazione si sofferma sul rapporto debito/Pil spiegando che “il complessivo intervento conferma gli andamenti a legislazione vigente in merito al grado di sostenibilità delle finanze pubbliche e del debito pubblico e dei relativi indicatori”.

I dirigenti medici e gli infermieri potranno, se vorranno, rimanere al lavoro fino ai 70 anni. Nell’emendamento, come riportato dall’Ansa, si legge che “i dirigenti medici e sanitari del Ssn nonché gli infermieri possono presentare domanda di autorizzazione per il trattenimento in servizio anche oltre il limite del quarantesimo anno di servizio effettivo e comunque non oltre il settantesimo anno di età”. Anche Inps e Inail possono autorizzare i propri medici al trattenimento in servizio fino ai 70 anni di età.

Gli altri emendamenti. Un ristoro di 105,6 milioni per il 2024 alle regioni Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia e Sardegna e alle Province autonome di Trento e Bolzano per gli effetti dell’attuazione del primo modulo di riforma dell’Irpef. Questa un’altra previsione contenuta nel mini-pacchetto di emendamenti del governo alla manovra depositato in commissione Bilancio. Per le regioni ordinarie è invece previsto un ristoro di 100 milioni per il 2024 per coprire i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche del 2022 e 2023. Ma allo stesso tempo si prevede per le regioni a statuto ordinario una riduzione di 250 milioni di una parte degli stanziamenti per investimenti previsti in un arco di tempo che arriva al 2033. Viene estesa anche al 2025 e 2026 la cumulabilità delle agevolazioni fiscali per interventi di risparmio energetico con i contributi regionali, già prevista per il 2023 e 2024.

Infine, i Comuni potranno stabilizzare, con contratto a tempo indeterminato, il personale non dirigenziale assunto con contratto determinato: la misura vale per i comuni sede di capoluogo di città metropolitana che si trovano in una procedura di riequilibrio finanziario pluriennale con disavanzo pro capite superiore a 700 euro, destinatari del previsto contributo e che abbiano sottoscritto un accordo per il potenziamento dell’attività di accertamento e riscossione dei tributi.

Il Sole 24 Ore

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.