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Covid, medico negazionista: la Asl taglia il 20% del suo stipendio

La Asl To4 di Torino ha scelto di usare il pugno duro contro un medico di medicina generale negazionista sulla pandemia di Covid-19.

Covid, medico negazionista: la Asl taglia il 20% del suo stipendio

Giuseppe Delicati, originario di Foligno, da 12 anni medico di famiglia con studio a Borgaro Torinese, nonché ex ufficiale medico di complemento richiamato durante la guerra in Kosovo, si è visto ridurre lo stipendio con un provvedimento disciplinare. La sanzione prevede, a partire dal prossimo 31 dicembre e per ben cinque mesi, il taglio del 20% del compenso percepito dal professionista.

Il dottore, finito nell’occhio del ciclone, aveva registrato un video in cui sconsigliava agli utenti di non effettuare la vaccinazione influenzale e antipneumococcico. Entrambe, a detta di Dlicati, avrebbero spalancato le porte al coronavirus. Il filmato è stato quindi diffuso sui social lo scorso ottobre, in piena seconda ondata di Covid-19. Concetti del genere sono ovviamente in contrasto con le analisi effettuate dall’Istituto Superiore della Sanità e dal Ministero della Salute.

La teoria del medico

Scendendo nel dettaglio, Delicati tirava in ballo anche il Pentagono americano e l’Università di Cambridge. “Mi chiamo Giuseppe Delicati. Sono un ex ufficiale medico dell’Aeronautica. Volevo fare un invito per la prossima vaccinazione antinfluenzale”: questo l’incipit del video, ora rimosso. “Secondo gli Americani ci sarebbe una stretta correlazione tra il beta coronavirus e il vaccino antinfluenzale”, spiegava poi il medico, sottolineando come la sua teoria fosse supportata anche dal virologo Giulio Tarro.

In termini tecnici, Delicati sosteneva che il vaccino antinfluenzale e quello antipneumococcico non facessero altro che amplificare la cosiddetta tempesta interleuchinica – ovvero la sostanza presente all’interno del nostro organismo che interviene nella risposta immunitaria – al punto da mettere in pericolo la vita dei pazienti. Non solo: lo stesso vaccino antiinfluenzale sarebbe stata la causa principale della maggior parte dei decessi da coronavirus registrati in quel di Bergamo.

Alcuni suoi colleghi, contrariati e indignati per simili teorie, lo avevano segnalato all’ordine professionale di Macerata. Dopo un’inchiesta portata avanti dalla procura di Ivrea per procurato allarme, la Asl ha disposto la sanzione disciplinare all’indirizzo di Delicati. Come detto, è scattata la riduzione dello stipendio “nella misura del 20% per 5 mesi cinque” a partire dal 31 dicembre. Il medico rischia anche un provvedimento dell’ordine dei medici, oltre a una sospensione fino a 6 mesi se non la radiazione.

 

 

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