Diritto del lavoro e sicurezza nelle scuole: le osservazioni del Cno
La Categoria ha esposto le sue considerazioni sulle 2 proposte di legge in discussione alla Camera dei Deputati
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Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha fornito il suo contributo alla discussione parlamentare che sta avvenendo presso la VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera dei Deputati in merito all’esame delle due proposte di legge (AC. 373 Barzotti e AC. 630 Rizzetto) recanti l'”lntroduzione dell’insegnamento del diritto del lavoro e della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole secondarie”. L’intento delle due proposte legislative è stato molto apprezzato dalla Categoria, perché favorisce una maggiore conoscenza e consapevolezza tra gli studenti del mondo del lavoro e del valore del lavoro nella vita delle persone. Ma, nel documento presentato alla Commissione, il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha posto l’accento su alcuni aspetti importanti ai fini della valutazione parlamentare. Innanzitutto ha suggerito di dare massima diffusione alla cultura del diritto del lavoro e della sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle istituzioni scolastiche, andando oltre la previsione dell’AC 373, che introduce solo l’insegnamento della cultura della sicurezza, ma assicurando la conoscenza delle norme che regolano il rapporto di lavoro e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro – come si prefigge l’AC 630 – per formare cittadini consapevoli dei diritti, dei doveri e delle tutele dei lavoratori. Opportuno per la Categoria, inoltre, che l’insegnamento avvenga nelle scuole di secondo grado – così come indicato nell’AC 630 – per un numero di ore all’anno non inferiore a 33, da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio, e sia affidato a docenti di discipline giuridiche ed economiche (e non solo a docenti di discipline scientifiche). Sarebbe auspicabile, inoltre, la possibilità di ricorrere ad esperti esterni (Inl, Inail, Ordini professionali competenti) per mettere a disposizione delle strutture scolastiche figure professionali che possano facilitare l’apprendimento delle materie anche attraverso esperienze pratiche e casi di studio. A questo proposito, infatti, la Categoria ha sottolineato il suo importante ruolo nell’avvicinare mondo della formazione e mondo della scuola attraverso l’esperienza legata al videogioco “GenL”, con cui ha raggiunto oltre 300mila studenti nell’ultimo biennio, e si è resa disponibile a condividerne obiettivi e caratteristiche con i Ministeri competenti al termine dell’approvazione della proposta di legge.
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