Farmacie Cashback, partenza a ostacoli per il rimborso di Natale.
Ecco le modalità di pagamento ammesse
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È partito il cosiddetto Extra Cashback di Natale con diverse criticità nell’attivazione e nel funzionamento. Il punto sul meccanismo e sulle tipologie di pagamenti accettati anche per le farmacie
Per le farmacie, almeno su questo punto, non sono richieste particolari incombenze, se non quelle di accettare pagamenti elettronici, ma vale la pena fare un punto sul funzionamento e su quali tipologie di pagamenti sono accettati, perché le richieste da parte degli utenti sono già molte.
Come si ricorderà, la misura fa parte del piano del Governo contro l’evasione fiscale e per ridurre l’uso del contante. A regime, la data di partenza del Cashback è stata fissata il primo gennaio 2021, fino al 30 giugno 2022, ma, anche per ricomprendere gli acquisti natalizi, è stata prevista una fase sperimentale, a partire dall’8 dicembre. Si tratta di una partenza, che, però, è già slittata rispetto alle prime stime di inizio dicembre, e che, almeno nella giornata di ieri, ha dato non pochi problemi. Per questo, tra le ipotesi di cui si starebbe discutendo, c’è anche quella di prolungare questa prima fase, facendo ricadere nel conteggio di questo periodo gli acquisti effettuati fino al 6 gennaio. L’interesse a ogni modo sembra alto e, secondo i dati diffusi da Palazzo Chigi, per la sola App IO, «nelle prime ore della mattina del 7 dicembre, ha ricevuto quasi mezzo milione di nuove richieste, con picchi di circa 6.000 accessi al secondo, e nella mattinata dell’8, invece, sono state circa 400 mila le nuove iscrizioni», con un totale di iscritti al programma, fino a ieri, pari a «quasi 2,3 milioni di utenti».
In merito all’Extra Cashback di Natale, va ricordato che servono 10 acquisti nel periodo, con carte di credito, di debito, prepagate – in particolare, al momento, Amex, Bancomat, Diners, Maestro, Mastercard, PostePay, VISA, V-Pay, Nexi – e App di pagamento, come Satispay, Yap e Hype. Mentre, fa sapere il sito dedicato, «carte di credito e debito utilizzate attraverso Apple Pay, Samsung Pay, Google Pay e Garmin Pay non saranno utilizzabili per beneficiare del Cashback, fino a gennaio 2021». Non è previsto un importo minimo di spesa, ma c’è un tetto alle spese rimborsabili che è di 150 euro a operazione, e in ogni caso non sarà rimborsabile, nel periodo, oltre 150 euro.
Registrazione anche su piattaforme di soggetti convenzionati
Per partecipare, a ogni modo, è necessario che il consumatore si registri al programma attraverso due modalità: mediante la App Io, che è quella utilizzabile per le relazioni con la Pa e che richiede un accesso tramite Spid o la Cie, oppure, come si legge, «su uno dei sistemi disponibili messi a disposizione dai cosiddetti Issuer Convenzionati», vale a dire «i soggetti che hanno emesso lo strumento di pagamento elettronico» e «hanno sottoscritto una convenzione con PagoPA S.p.A». Tra gli strumenti convenzionati ci sono la App di BancoPosta e PostPay, Satispay, Hype, Nexi Pay e altre ancora, ma vale la pena consultare periodicamente la lista in quanto è soggetta ad aggiornamenti in base alle convenzioni stipulate
(https://io.italia.it/cashback/issuer/).
La principale differenza tra la App Io e gli Issuer Convenzionati è che nel caso della App Io è possibile specificare tutti i metodi di pagamento normalmente utilizzati ed è possibile scegliere il preferito nel momento della transazione, mentre negli altri casi viene gestita la partecipazione al programma relativamente alle sole transazioni effettuate con lo strumento di pagamento elettronico emesso da quello stesso Issuer.
Sono ammessi tutti gli acquisti di beni purché effettuati nel negozio fisico e non online – nessun limite quindi in farmacia -, «le spese verso professionisti, ma non gli acquisti necessari allo svolgimento di attività imprenditoriali, professionali o artigianali; così come non valgono le operazioni eseguite presso gli sportelli Atm (es. ricariche telefoniche); i bonifici Sdd per gli addebiti diretti su conto corrente; le operazioni relative a pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente». La registrazione permette di partecipare, a partire dal primo gennaio, anche al Cashback e a concorrere per il Super Cashback. Come si legge sul sito dedicato, dal primo gennaio il periodo di riferimento è semestrale e prevede un minimo di 50 operazioni. L’importo è sempre pari al 10% di quanto speso e non cambiano i tetti: massimo 150 euro di rimborso complessivo e 15 euro per singola transazione. Per quanto riguarda i rimborsi, «si ricevono con un bonifico sull’Iban indicato in fase di registrazione o in un momento successivo. Per ricevere l’Extra Cashback di Natale è necessario comunicare l’Iban entro la fine di dicembre 2020. I rimborsi saranno erogati entro 60 giorni dal termine di ciascun periodo». l cosiddetto super cashback, un ulteriore bonus di 1500 euro a semestre, che verrà riconosciuto ai primi 100mila consumatori aderenti alla iniziativa che abbiano raggiunto nei periodi considerati il maggior numero di transazioni. A ogni modo, per la misura è stato destinato un plafond di 1,75 miliardi per il 2021 e 3 miliardi per il 2022.
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