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I consulenti del Lavoro impegnati per la diffusione della legalità

Solidarietà ad Antonino Bartuccio e Mariagrazia Squillaci, per l’ennesima azione ritorsiva della criminalità organizzata sventata dalla Dda e dal Ros dei Carabinieri

I consulenti del Lavoro impegnati per la diffusione della legalità

I Consulenti del Lavoro esprimono vicinanza e solidarietà ad Antonino Bartuccio – commercialista, ex sindaco di Rizziconi e testimone di giustizia – e a sua moglie Mariagrazia Squillaci, Consulente del Lavoro. È notizia recente, infatti, che la loro famiglia è di nuovo al centro delle attenzioni della criminalità organizzata, dopo che per le minacce ricevute vivono sotto scorta dal 2015. A quanto si apprende, Bartuccio e i suoi familiari avrebbero dovuto essere il bersaglio di un nuovo attentato, sventato grazie all’operazione condotta dal Ros dei Carabinieri e coordinata dalle Dda di Ancona, Brescia e Reggio Calabria, sotto la supervisione della Procura nazionale antimafia.

“Ognuno di noi può essere portatore di un messaggio di legalità nel momento in cui sceglie di vivere virtuosamente rinunciando ad azioni o comportamenti illeciti ‒ ha dichiarato il Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca ‒. Anche nel proprio piccolo si può perseguire la legalità; cosi come si deve perseguire nella gestione dei rapporti di lavoro e di quelli fiscali. La categoria dei Consulenti del Lavoro è in prima linea nella promozione dei valori della legalità e del lavoro etico; cosi come tutti i professionisti possono e devono essere un modello comportamentale da seguire. Per questo non possiamo che essere convintamente vicini a chi arriva a mettere a repentaglio la propria vita e quella dei propri famigliari per vedere riaffermati questi valori”.

Sulla storia dell’ex sindaco, la cui azione è stata determinante per l’azione della Dda, Fondazione Studi ha ideato e curato il progetto editoriale: “Sui sedili posteriori. La ‘nuova libertà’ di Antonino Bartuccio”, che illustra la storia di un uomo, oltre che di un pubblico amministratore, diventato testimone di giustizia per aver denunciato le pressioni della ‘ndrangheta sul Consiglio comunale da lui amministrato.

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