I medici derubati di 4.480 euro
I fondi contrattuali non sono stati distribuiti interamente i dipendenti del Ssn
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Nel 2021 ciascun dirigente medico, sanitario e veterinario del servizio sanitario nazionale ha perso mediamente tra i 3.566 e i 4.480 euro.
È quanto denuncia la Federazione Cimo-Fesmed sulla base di una propria analisi del Conto annuale 2021.
“Sono numeri impietosi, che fanno luce su come i fondi contrattuali della dirigenza medica e sanitaria siano oramai un ginepraio”, dice il presidente della Federazione Cimo-Fesmed Guido Quici (organismo che riunisce le sigle Anpo, Ascoti, Cimo, Cimop e Fesmed).
“Per questo, nelle trattative in corso presso l’Aran per il rinnovo del contratto 2019-2021, stiamo insistendo affinché il contratto sia realmente esigibile, obbligando le aziende ad affidare gli incarichi ai medici e ad utilizzare i fondi in maniera corretta”, aggiunge. Dall’analisi, spiega il sindacato, “emerge chiaramente il mancato rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro, la mancata attribuzione degli incarichi dirigenziali, il ricorso eccessivo agli straordinari in sostituzione delle prestazioni aggiuntive per colmare le sempre maggiori carenze di organico e un utilizzo improprio dei fondi”.
In particolare, secondo le stime Cimo-Fesmed, esiste un “tesoretto” residuo da 455 milioni dei tre fondi contrattuali della dirigenza medica e sanitaria che dovrebbe “essere integralmente riversato nelle buste paga dei professionisti nel corso dell’anno successivo. Purtroppo, questo non avviene”, afferma il sindacato.
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