Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti traduce la check list Ifac per le piccole imprese
I professionisti punto di riferimento per supportare la transizione delle aziende in termini ambientali, sociali e di governance
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Il Consiglio nazionale dei commercialisti ha tradotto il documento “Small Business Sustainability Checklist”, realizzato dall’IFAC (International Federation of Accountants) di cui il Consiglio Nazionale è membro, con il fine di aiutare le piccole imprese a massimizzare i vantaggi derivanti dall’inserimento della sostenibilità nella propria strategia aziendale. La Checklist è uno strumento progettato per essere adattato da ciascuna azienda alle proprie specifiche esigenze in base al settore industriale di riferimento, al ciclo di vita dei prodotti e ai servizi offerti. Il documento elenca anche una serie di iniziative e azioni da considerare in termini di fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
Come delineato in un precedente documento dell’IFAC sulle “Informazioni sulla sostenibilità per le piccole imprese, le opportunità per i professionisti”, già tradotto dal Consiglio nazionale, i commercialisti sono nella posizione ideale per aiutare le piccole imprese in questa transizione grazie alla profonda conoscenza e competenza nelle materie aziendali. In qualità di consulenti di fiducia, infatti, i commercialisti possono riconoscere i rischi e le opportunità e consigliare le aziende sulle iniziative da intraprendere.
La Checklist, sviluppata sulla base del Piano d’azione per la trasformazione delle pratiche dell’IFAC, è stata lanciata insieme ad una serie di risorse per supportare i professionisti a migliorare le competenze e sviluppare conoscenze in questa specifica area emergente. A tal proposito, l’IFAC ha realizzato una pagina web dedicata che fornisce materiale su reporting, consulenza e formazione sulla sostenibilità, provenienti da organismi di normazione internazionali e membri della stessa organizzazione.
“Questo documento rappresenta uno strumento di supporto nella identificazione delle aree, dei rischi e delle opportunità legati alla sostenibilità, tema strategico di cui i commercialisti intendono essere protagonisti nei prossimi anni – commenta Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale della categoria –. La professione contabile può rappresentare un punto di riferimento per individuare standard e best practice rilevanti per le piccole imprese ai fini della creazione di valore per le comunità di riferimento nel breve, medio e lungo periodo. Ai commercialisti spetta anche il compito di indicare i vantaggi competitivi derivanti da un atteggiamento responsabile verso la società e l’ambiente”.
“Nel mondo, la maggior parte delle organizzazioni è di piccole dimensioni ed è innegabile la loro importanza per l’economia grazie al loro contributo al PIL e all’occupazione – afferma Gian Luca Galletti, consigliere nazionale dei commercialisti delegato allo Sviluppo sostenibile –. Pertanto, esse devono essere parte attiva del dialogo sulle questioni legate alla sostenibilità. Gli studi professionali dei commercialisti sono nella posizione ideale per aiutarle a cogliere le opportunità e ad affrontare i rischi legati ai fattori ESG”.
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