Le regole “base” per gli incentivi all’occupazione
L’approfondimento di Fondazione Studi ripercorre i principi sottesi ai diversi bonus, anche di fonte comunitaria
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Un percorso a ostacoli, quello per la fruizione degli incentivi all’occupazione. Per aver chiara la pluralità di principi generali e la stratificazione degli atti di prassi in base alle quali operare per ottenere gli esoneri contributivi, arriva da Fondazione Studi l’approfondimento 15 novembre 2021 dal titolo “Principi generali per la fruizione degli incentivi all’occupazione”. Nel delineare la check list utile a imprese e operatori derivante dalla normativa nazionale e comunitaria in vigore, il documento si sofferma nell’evidenziare cosa si intende con la definizione “incentivi all’occupazione”, differenziandoli dai regimi di “sotto contribuzione” e da specifiche tipologie contrattuali come l’apprendistato. Alle norme di legge si affiancano di frequente prassi e giurisprudenza per inquadrare i singoli principi in un quadro funzionale ad evitare fastidiosi e gravosi recuperi da parte degli enti preposti.
Nell’approfondimento si entra quindi nel dettaglio dei principi di regolarità contributiva e del rispetto della contrattazione collettiva come dei diritti di precedenza all’assunzione ma anche della tutela delle condizioni di lavoro e della situazione di crisi aziendale; al suo interno trovano spazio, poi, le indicazioni nel caso in cui si utilizzi il contratto di somministrazione e si valuti di cumulare sgravi distinti su un unico rapporto di lavoro; ci si sofferma inoltre sull’ampio tema degli aiuti di Stato, anche quelli soggetti al de minimis, e sul Temporary Framework di cui alla comunicazione 19.03.2020 C(2020) 1863 final con cui si rinnova il quadro delle regole applicabili temporaneamente in relazione all’impatto della pandemia da Covid-19 sulle imprese degli Stati membri.
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