Manovra, Schillaci: più assunzioni e stipendi più alti a operatori sanitari.
Articolo su Medicina 33 e Replica di un medico
“Nella prossima Legge di bilancio sarà mio impegno provvedere al reperimento di apposite e adeguate risorse per finanziare ulteriori incentivanti per il personale” sanitario. “Chiederemo più fondi per la sanità nella prossima Legge di bilancio, ma garantendo una corretta spesa da parte delle Regioni”. Lo ha sottolineato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo al Question time in Aula alla camera a un’interrogazione sulle iniziative contro la carenza di medici sul territorio e negli ospedali. “Assicuro che questo ministero ha avviato tutti i necessari approfondimenti tecnici – prosegue – per individuare le misure più opportune nell’ambito degli istituti normativi e contrattuali vigenti, fermo restando che le stesse dovranno essere concertate con il Mef”.
Il ministro ci tiene a dire che, su questo fronte, “non rifaremo gli errori di chi ci ha preceduto. Non parleremo di aumento di fondi senza chiedere specifici impegni alle Regioni, soprattutto a quelle che troppo spesso in troppi casi li hanno usati male. Non parleremo di medici e infermieri come eroi, con un semplice slogan, ma lavoriamo per avere più assunzioni e stipendi più alti. E infine ci aspettiamo un’opposizione corretta e responsabile – sottolinea – una opposizione consapevole di aver tagliato 37 miliardi dal 2010 al 2019 e di non aver fatto nulla per sbloccare le assunzioni. Una opposizione che non va nelle piazze a gridare che questo Governo taglia i fondi, sapendo che li abbiamo aumentati da subito e li aumenteremo ancora. La salute è il bene più importante. La salute si migliora e si protegge con le proposte, non con gli slogan o cercando in tutti i modi, anche quelli giornalisticamente più scorretti, di gettare fango su questo esecutivo”.
Il ministro si è poi soffermato su quale sistema di monitoraggio informatico a livello nazionale intenda attivare in modo che tutte le strutture sanitarie partecipino obbligatoriamente alla gestione delle liste d’attesa secondo le indicazioni del Piano nazionale di governo delle liste di attesa, per verificare che le agende non siano chiuse e i tempi siano rispettati, conalerte attivazione delle procedure previste, compresa la ricerca automatizzata di posti liberi. “Il monitoraggio ‘ex post’ delle liste di attesa” ha detto Schillaci “avviene attraverso la rilevazione di alcune informazioni da due principali flussi già esistenti. Si sta tuttavia valutando un’evoluzione del sistema per il monitoraggio ‘ex ante’ delle prestazioni specialistiche ambulatoriali all’interno della Nsis”, Nuovo sistema informativo sanitario, “attraverso l’esposizione di web service come modalità di trasmissione, superando l’invio di file a ‘Xml’ come avviene oggi, favorendo il collegamento automatico con i Cup per aumentare la tempestività di rilevazione”.
Replica di Gianpaolo Papaccio
Nessuno ricorda che Regioni e Comuni in deficit di Bilanci quasi sempre per Sanità e spesa sociale sono autorizzati, da una legge dello Stato, ad imporre sui soli e pochi cittadini che pagano le tasse una “Addizionale” Irpef che da straordinaria è divenuta permanente per cui è più che evidente che lavorare in determinate Regioni e/o Comuni è penalizzante doppiamente. I danari drenati dalle solite tasche anno presi solo dalla enorme evasione fiscale. Tale facoltà impositiva va eliminata e nella Legge di Bilancio può essere finalmente tolto questo ulteriore balzello che discrimina i cittadini sulla base della Residenza. Pertanto questi ventilati aumenti per essere tali vanno salvaguardati da tagli. Spero che qualcuno se ne ricordi.
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