Medici il rinnovo del contratto slitta a settembre
Lo dichiara in una nota il presidente Aran, Antonio Naddeo.
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“Le trattative continuano anche con una riunione fissata per la settimana prossima, ma le condizioni ostative probabilmente non cambieranno e si andrà sicuramente a settembre: il tempo non favorirà un mutare dei fattori che hanno impedito la firma del contratto. In ogni caso, con lo slittamento in autunno, il contratto non produrrà effetti prima dell’anno nuovo” chiarisce.
“Non sono bastati – prosegue Naddeo – sei mesi di trattative e importanti risorse per convincere alla firma tre organizzazioni sindacali, Anaao-Assomed, Cimo e Fesmed.
Le risorse finanziarie avrebbero consentito un incremento medio retributivo di 254 euro mensili. A cui si devono aggiungere le risorse per i medici dei pronto soccorso, che ammontano a 27 milioni di euro per il 2022 e 60 milioni per il 2023. Considerato il tempo necessario per le verifiche degli organi di controllo, la firma a luglio avrebbe permesso il pagamento di arretrati nel mese di novembre di circa 8.000 euro. Anche sul tema condizioni di lavoro (orario di lavoro, guardie e pronte disponibilità), la proposta presentata da Aran, dopo lunghissime discussioni, che apporta sicuramente dei miglioramenti rispetto al contratto vigente, non ha trovato il consenso dei tre sindacati”.
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