Medico aggredito al Sant'Andrea di Roma
Per la Federazione Cimo-Fesmed, è un problema di ordine pubblico
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Un medico aggredito, infermieri insultati, strumentazioni mediche distrutte dai familiari di un paziente deceduto.
L’ennesimo atto di violenza contro i sanitari è avvenuto all’ospedale Sant’Andrea di Roma secondo quanto denuncia il sindacato dei medici Federazione Cimo-Fesmed.
“Ancora un episodio di violenza ai danni di un collega, schiaffeggiato e colpito da una borsa mentre tutto il personale infermieristico e ausiliario presente veniva pesantemente insultato -racconta il sindacato – la violenza ha causato danni anche alle strumentazioni mediche presenti nel luogo dell’aggressione, che è stata scatenata dalla comunicazione del decesso di un parente degli aggressori. Il medico aggredito è stato assistito dal personale del Pronto soccorso del Sant’Andrea e ha denunciato gli aggressori”. “Rinnovo l’appello al Prefetto di Roma per studiare una strategia comune per affrontare un fenomeno in preoccupante aumento. Credo sia necessario riattivare i punti di polizia presso i Pronto soccorso degli ospedali”, afferma Alessio D’Amato, assessore regionale alla Sanità e candidato alla Presidenza della Regione Lazio per il centrosinistra.
“Da anni seguo in prima persona la delicata realtà degli operatori e delle strutture sanitarie sotto attacco. Una priorità nazionale e internazionale”, aveva detto Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Lazio.
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