Nel 2023 compie 100 anni l’organizzazione della comunità degli Architetti in un Albo professionale rappresentato dagli Ordini.
Conferenza internazionale il 24 maggio (Università Roma Tre)
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“Siamo al centro di un profondo cambiamento culturale fondato sullo storico rapporto uomo-ambiente oggi caratterizzato da grandi temi ed in particolare dal contrasto al cambiamento climatico nel quadro della transizione ecologica. In questo senso anche le competenze degli Architetti dovranno adeguarsi ai nuovi scenari per svolgere un ruolo all’interno delle strategie del PNRR ed in sintonia con i principi del NEB (New European Bauhaus), un ruolo sempre più ponte tra sapere tecnico -scientifico e sapere umanistico-culturale. Dobbiamo, quindi, definire ed accrescere le nostre competenze per essere in grado di intraprendere le sfide della complessità che stanno davanti a noi e coglierne le opportunità. L’impegno da promuovere dovrà necessariamente avere come cornice l’Europa e dovrà essere declinato attraverso il binomio qualità dell’architettura e futuro delle città.”
Così Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (Cnappc) in occasione della Conferenza internazionale “Architetti competenti per città competenti” (24 maggio, Università Roma Tre, Aula Magna, 9- 13,30).
Anticipando l’avvio della settima edizione della Biennale dello Spazio pubblico (dal 25 al 27 maggio prossimi, nella sede del Dipartimento di Architettura di Roma Tre, all’ex Mattatoio), la Conferenza organizzata dal Cnappc intende stimolare una riflessione e un confronto con chi ha la responsabilità e il ruolo di gestire la formazione della prossima generazione di architetti.
Tutto ciò nell’ anno, il 2023, eletto dalla UE “anno Europeo delle competenze” e nel corso del quale si svolgerà – dal 2 al 6 luglio a Copenaghen – il Congresso mondiale dell’ Uia (l’Unione Internazionale degli Architetti) sul tema “Il futuro sostenibile non lasci nessuno indietro” che pone l’accento sul ruolo sociale dell’architettura piuttosto che su quello estetico culturale.
Per Diego Zoppi, responsabile del Dipartimento dei Rapporti con Istituzioni estere del Cnappc, “le sfide legate alla transizione energetica e il passaggio a tappe forzate verso un’economia circolare che l’Europa si sta imponendo, prevedono nuove competenze per tutti gli operatori economici e professionali. Anche gli Architetti devono quindi raccogliere la sfida di un rinnovamento professionale che non si limiti ad un aggiornamento tecnico o a una maggiore dimestichezza con la sostenibilità, ma devono interrogarsi se lo straordinario progresso della digitalizzazione, dell’integrazione delle conoscenze, della nuova demografia e le nuove sensibilità culturali non debbano prevedere un ripensamento del ruolo dell’Architetto”.
Alla Conferenza – articolata attraverso tre panel – interverranno, tra gli altri, oltre a studiosi ed esperti, i vertici della rappresentanza degli Architetti a livello internazionale: il Presidente dell’UIA, Josè Luis Cortes, Ruth Shagemann, Presidente del Consiglio degli Architetti d’Europa, CAE, Amir Turki, Presidente dell’Unione Mediterranea degli Architetti, UMAR.
Non mancherà nel corso dei lavori un approfondimento sul tema, purtroppo di stretta attualità, della ricostruzione delle città ucraine distrutte dal conflitto.
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