No al passaggio dei medici di famiglia alla dipendenza
A rischio sistema previdenziale e pagamento pensioni maturate
In evidenza
L’Enpam, Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri, “ribadisce l’assoluta contrarietà a un eventuale passaggio alla dipendenza dei medici di famiglia attuali e futuri”, e essendo “deputato a tutelare il reddito professionale da lavoro autonomo, ha calcolato che un eventuale mutazione del rapporto di lavoro, anche solo dei futuri medici convenzionati, metterebbe a rischio l’equilibrio del sistema previdenziale e il pagamento delle pensioni già maturate”.
Lo si legge in una nota, in relazione ai contenuti del Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Grazie agli sforzi fatti dall’intera categoria, l’Enpam – con le regole attuali – è, invece, l’ente più patrimonializzato d’Italia, con una solidità dimostrata a 50 anni e oltre”. Va sottolineato, va avanti la Cassa presieduta da Alberto Oliveti, “che le alternative non mancano. Nell’ambito dell’accordo collettivo nazionale dei medici di medicina generale sono infatti previsti sia meccanismi di remunerazione per quota capitaria, che esprime la libera scelta del cittadino e il rapporto di fiducia con il curante, sia compensi per quota oraria. Quest’ultima modalità, già utilizzata per la continuità assistenziale, può essere negoziata tra le parti anche per altre finalità, senza uscire dal solco del lavoro autonomo e senza che ciò crei effetti negativi sulla sostenibilità della previdenza”, si legge, in conclusione.
Altre Notizie della sezione
L’Anaao promuove la stretta sui gettonisti
03 Dicembre 2024Di Silverio: ora serve un piano assunzioni.
Italia senza medici di base: i dati allarmanti del Cnel
02 Dicembre 2024C’erano una volta i medici di famiglia.
Coro di no alla riforma de Nuccio
02 Dicembre 2024Dagli ordini di tutta Italia arriva un ‘no’ alla riforma della professione di commercialista.