Occorrono interventi forti e maggiormente prolungati nel tempo
Il Presidente Alemanno. Invia le osservazioni dell’Int alle Commissioni Bilancio e Finanze del Senato
Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi, Riccardo Alemanno, anche nella sua veste di Presidente dell’Osservatorio sulla fiscalità di Confassociazioni, ha inviato Osservazioni sul D.L. n.18 del 17/03/2020 (c.d. Cura Italia) ai Presidenti ed a tutti i componenti delle Commissioni Bilancio e Finanze e Tesoro del Senato, dove il D.L. è in discussione per la conversione in legge.
Si legge nelle indicazioni inviate da Alemanno : “ Vorrei subito evidenziare che andando ad individuare in modo specifico o per settori adempimenti e/o pagamenti, data la complessità normativa, inevitabilmente si lascerà al di fuori della sospensione qualcosa o qualcuno, come si è inevitabilmente verificato con il D.L. in oggetto, pertanto occorrerebbe, ancorché per un periodo temporale limitato, la sospensione generalizzata di tutti gli adempimenti e pagamenti nei confronti della P.A, pensando però a scadenze più lunghe, poiché la carenza di liquidità si protrarrà ben oltre i prossimi due mesi. In momento di così grave emergenza, così come per la tutela della salute pubblica sono giustamente derogati taluni diritti individuali, è altrettanto necessario per la tutela delle attività delle imprese e dei professionisti derogare a quanto indicato dalle norme di carattere fiscale, amministrativo e previdenziale.”
Queste alcune indicazioni relative ad interventi forte impatto, che sopperiscono anche alla carenza di liquidità di imprese e lavoratori autonomi e con una previsione di durata oltre i prossimi mesi:
1) Contribuire a superare la carenza di liquidità dei contribuenti, liberando le compensazioni dei crediti dai lacci burocratici:
compensazione dei crediti per assolvere al saldo dei debiti tributari e contributivi.
Derogare, sino al 31/12/2020, a tutti i vincoli riguardanti le compensazioni, liberandole dall’obbligo della preventiva presentazione delle dichiarazioni sia ai fini delle imposte dirette sia dell’IVA, nonché dai limiti di importo soggetti all’obbligo dell’apposizione del visto di conformità e permettendo la compensazione di qualsiasi tipologia di debito nei confronti della Pubblica Amministrazione, di qualsiasi natura essi siano.
2) Durante lo stato di crisi, liberare i contribuenti dal peso delle sanzioni:
con interpretazione ufficiale della norma sia sancita, in questo periodo di grande difficoltà per i contribuenti, l’applicazione generalizzata, sino al 31/07/2020, di quanto previsto dall’art. 6 comma 5 del D.Lgs. 472/97 in tema di non sanzionabilità per chi abbia omesso un adempimento o un pagamento fiscale per causa di forza maggiore. La Corte di Giustizia Europea con la sentenza CE C314/C/06 ha specificato che: “La nozione di forza maggiore, in materia tributaria e fiscale, comporta la sussistenza di un elemento oggettivo, relativo alle circostanze anormali ed estranee all’operatore, e di un un elemento soggettivo, costituito dall’obbligo dell’interessato di premunirsi contro le conseguenze dell’evento anormale, adottando misure appropriate senza incorrere in sacrifici eccessivi.” E se non è causa di forza maggiore quanto sta accadendo nel Paese, non si vede cos’altro potrebbe esserlo in modo così conclamato.
3) Spostamento di tutti i termini al 31/07/2020, per adempimenti e pagamenti, tributari, amministrativi e previdenziali scadenti tra il 15/02/2020 e il 30/06/2020 (con rimessione in termini per chi non avesse ottemperato alla scadenza) e recupero dei versamenti mediante successiva rateazione degli importi Poiché se così non si facesse resterebbero fuori inevitabilmente adempimenti come quelli attualmente inspiegabilmente esclusi dalla sospensione (quali a mero titolo esemplificativo avvisi bonari, rateizzazioni di pratiche definite con l’ Agenzia delle Entrate, avvisi di addebito Inps, tributi degli enti locali, ecc. )
La nota evidenzia poi situazioni di carenza sospensiva ed auspica interventi in merito alle cartelle di pagamento per iscrizioni a ruolo/ rateizzazioni/pace fiscale/saldo stralcio, nonché ai pagamenti della P.A., dove si richiede di sbloccare i pagamenti delle fatture alle imprese e lavoratori autonomi sino al 31/12/2020 senza richiesta del DURC per importi sino a 100.000 euro. Alemanno auspica che se questi interventi non troveranno accoglienza nelle modifiche al decreto Cura Italia, siano inseriti nel prossimo decreto a sostegno di imprese e professionisti annunciato dal Governo.
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