Sulla web tax no a sanzioni il primo anno
Aidc e Ungdcec, bisogna anche prevenire il rischio del doppio prelievo
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I sindacati dei commercialisti intervengono sulla web tax, chiedendo di “evitare sanzioni per il primo anno e prevenire il rischio della doppia tassazione”.
Sono queste le osservazioni presentate dalla sezione di Milano dell’Aidc (Associazione italiana dottori commercialisti) e dell’Ungdcec (Unione dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili), che hanno partecipato alla pubblica consultazione dell’Agenzia delle Entrate sulla bozza di provvedimento attuativo delle norme sull’imposta sui servizi digitali.
In primo luogo, il gruppo di lavoro chiede “la possibilità di disporre, per il primo anno in cui la norma è operativa, la non applicazione di sanzioni”, anche in considerazione “dell’importante impatto che le disposizioni sui servizi digitali avranno su realtà economiche molto dimensionate e tenendo conto anche dei tempi di attuazione operativa delle nuove disposizioni. Tra i temi affrontati, anche quello della potenziale doppia tassazione: “cercando di semplificare il concetto, e considerando come i ricavi da servizi digitali sono tassati con aliquota del 3% al lordo dei relativi costi, il fenomeno di doppia tassazione potrebbe verificarsi in tutti quei casi in cui intervengano (nella medesima transazione verso l’utente finale) più soggetti”.
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