Troppi pochi medici si vaccinano contro l'influenza
L'Ordine di Trento scende in campo per sensibilizzare i colleghi: ''Atto di responsabilità verso i pazienti. E quest'anno acquista particolare significato per la presenza dell'epidemia da Covid-19
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“È stato dimostrato che la scarsa propensione a vaccinarsi di medici e operatori sanitari rappresenta un anello debole, ampiamente documentato, nella catena di trasmissione delle malattie infettive”, queste le parole di Marco Ioppi, presidente dell’Ordine dei medici di Trento e Stefano Bonora, presidente della Commissione odontoiatri trentina, che aggiungono: “Sosteniamo con convinzione la campagna antinfluenzale promossa dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari”.
La campagna di vaccinazione antinfluenzale è partita il 30 settembre scorso. “E quest’anno acquista particolare significato – aggiungono Ioppi e Bonora – per la presenza dell’epidemia da Covid-19. Gli operatori sanitari sono a maggior rischio di contrarre il virus per il quotidiano contatto con i pazienti, con il rischio, se non vaccinati, di trasmettere per esempio l’influenza a loro volta ai propri familiari, ai colleghi e, soprattutto, ai pazienti: i più fragili, possono andare incontro a forme gravi, se non addirittura letali”.
I medici, secondo i dati presentati alla Conferenza nazionale Medice cura te ipsum, comparabili alle statistiche disponibili a livello europeo, tendono a snobbare la vaccinazione. Numeri che parlano chiaro: solo il 31,4% degli operatori sanitari dichiara di essersi sottoposto, nell’ultima stagione, alla vaccinazione antifluenzale. “Nella nostra Provincia la percentuale è migliore rispetto ai livelli nazionali, ma resta ancora inferiore alle attese”. Così il direttivo dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri e il collegio dei revisori dei conti hanno deciso di dare per primi un esempio di responsabilità e coerenza. Una vaccinazione antinfluenzale in blocco, con i famigliari e il personale di segretaria, in agenda per oggi, martedì 6 ottobre, dalle 18 alle 20 alla sede di via Zambra. “L’intento – concludono Ioppi e Bonora – è quello di sensibilizzare tutti i medici a fare la propria parte, aderendo per primi alla campagna di vaccinazione testimonianza che questo è un atto importante, un atto di responsabilità a protezione dei cittadini che abbiamo in cura oltre che degli stessi operatori”.
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