Vaccino Covid, cosa rischiano i medici no vax: dalle sanzioni alle sospensioni
Cosa rischia un medico che rifiuta di fare (e farsi fare) il vaccino anti-Covid?
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Una delle più grande sfida della campagna vaccinale anti-Covid è sicuramente rappresentata dai cd. “no vax”, persone contrarie al vaccino e quindi non intenzionate a riceverlo. Ma cosa succede se ad opporsi è proprio un medico? Le cronache, più spesso di quanto si possa immaginare, continuano a confermarci che si tratta di un’ipotesi possibile, oltre che – purtroppo – diffusa.
Come confermato da Filippo Anelli, presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), sono un centinaio i medici italiani considerati “negazionisti” rispetto ai vaccini, compresi i candidati vaccini anti-Covid arrivati in Italia. Per questo motivo le associazioni di categoria nonché i presidenti dell’Ordine dei medici, stanno valutando la possibilità di imporre sanzioni e sospensioni per i dottori che si dichiarano apertamente “no vax“.
Cosa rischiano i medici no vax
Secondo Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, “Tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici, devono vaccinarsi contro il Covid e se non vogliono essere vaccinati devono essere sospesi dal servizio perchè, appunto, non possono essere idonei al servizio che svolgono”. Una posizione netta, riportata dall’Ansa, che fa capire chiaramente quanto il tema sia caldo.
All’Adnkronos, il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli Odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, si è detto favorevole ai provvedimenti disciplinati nei confronti dei medici no vax, appoggiandone addirittura la possibile radiazione. A tal proposito, però, ha fatto un distinguo: “I medici no vax sono quelli che negano la validità del vaccino. Questo è incompatibile con la professione. Non è una cosa possibile. I medici sono parte integrante della comunità scientifica. In questi casi l’Ordine interviene comminando sanzioni, che arrivano anche alla radiazione. Molti medici no vax – in passato – sono stati radiati”.
Lo stesso, però, ha aggiunto: “Diversa la questione di chi non vuole vaccinarsi, perché bisogna bilanciare il diritto dell’individuo, in assenza di una legge che rende obbligatoria esplicitamente la vaccinazione, rispetto al dovere deontologico e anche alle norme di legge che prevedono che il vaccino diventi un requisito per non danneggiare gli altri”.
Medici contrari al vaccino, chi è già finito nei guai
“Rimango perplesso quando sento di colleghi medici o infermieri restii a farsi il vaccino”, ha commentato il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri quando gli è stato chiesto di dire la sua sull’argomento. “Posso capire il cittadino che magari non ha delle basi scientifiche consolidate e non ha studiato medicina e può avere una certa riluttanza a farsi il vaccino, ma penso francamente che quei medici e quegli infermieri, se hanno ancora dei dubbi dopo aver visto ciò che è accaduto, probabilmente hanno sbagliato lavoro”.
Così, mentre si discute sull’obbligatorietà del vaccino, il dibattito sui medici “obiettori”, se così vogliamo definirli, rimane aperto. Intanto, l’Ordine dei Medici di Roma è passato dagli avvertimenti ai fatti, aprendo un’inchiesta contro 13 dei propri iscritti, medici italiani considerati “negazionisti” rispetto ai vaccini. Anche se si tratta di perplessità che gli stessi avrebbero espresso tra il 2018 e il 2019, la loro posizione è stata comunque considerata altrettanto grave, tanto da spingere a prendere provvedimenti.
“Abbiamo fatto delle domande precise a questi medici nostri iscritti e stiamo aspettando le risposte“, ha spiegato all’AGI il presidente dell’Ordine di Roma, Antonio Magi.
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