Transizione energetica: super aiuti all’industria
Le aziende esposte ad un rischio reale di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio potranno presentare richieste di aiuti del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale, questo sarà possibile dal 10 giugno al 30 giugno 2024.
In evidenza
Transizione energetica: i beneficiari
La misura di sostegno è concessa a:
- Le imprese che operano nei settori metallurgico, conciario, chimico e cartario e che sono considerate esposte a un rischio concreto di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio al di fuori dell’Unione Europea a causa dei notevoli costi indiretti effettivamente sostenuti in relazione alle emissioni di carbonio ad effetto serra gas trasferiti ai prezzi dell’elettricità.
- Tutti i soggetti interessati che hanno consumato elevati livelli di energia elettrica con un forte impatto sul proprio fatturato e che, oltre ad operare in uno dei gruppi o sottosettori elencati nell’allegato I della comunicazione della Commissione L’UE (2020/ C 317 /04) ha sostenuto costi indiretti delle emissioni di carbonio il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023.
Il Fondo per la transizione energetica del settore industriale concede aiuti al settore Ets (sistema di scambio delle emissioni) in presenza di alcune condizioni legate agli sforzi di decarbonizzazione delle imprese che devono, ad esempio, effettuare audit energetici, promuovere investimenti sempre più sostenibili e riducendo l’impronta di Co2 del consumo elettrico, questo lo specifica il decreto direttoriale n. 18 del 31/5/2024 del ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (Mase), attuativo del decreto n.466 del 12/11/2021.
- I beneficiari avranno diritto agli aiuti solo nei limiti delle disponibilità finanziarie del Fondo, che sarà erogato, su richiesta, fino al 75% delle spese.
Qualora le risorse non consentano la piena accettazione dei costi ammissibili previsti nelle domande di beneficio, l’aiuto potrà essere concesso per un importo proporzionalmente ridotto rispetto all’importo di detti costi.
Transizione energetica: spese ammissibili
Tra i costi ammissibili rientrano gli investimenti effettuati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023 che consentano:
- Raggiungere risultati verificabili in termini di miglioramento dell’efficienza energetica o di riduzione dell’impronta carbonica dell’energia elettrica consumata o, in alternativa, di riduzione delle emissioni dirette dell’impianto.
Transizione energetica: gli aiuti
Dai termini indicati nel d.d. n. 18 del 31 maggio 2024, i beneficiari possono presentare richiesta di aiuti il cui importo non può superare il 75% dei costi indiretti a carico dell’Ets fino ad un massimo di 10 milioni per impresa (escluse le imprese in crisi).
In ogni caso, tali costi devono essere risarciti se superano l’1,5% del valore aggiunto lordo dell’impresa.
Come fare la domanda?
La domanda di contributo può essere presentata dalle ore 9:00 del 10/6/2024 alle ore 19:00 del 30/06/2024, utilizzando il modulo disponibile sul sito https://www.associazioneunico.it/fte.
La domanda dovrà essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’azienda e inviata a Fondotesi@pec.associazioneunico.it con i relativi allegati.
Che cos’è la rilocalizzazione delle emissioni di carbonio?
La rilocalizzazione di emissioni di CO2 rappresenta una situazione in cui, a causa del costo delle politiche climatiche, in alcuni settori o sottosettori le aziende tendono a spostare la produzione in altri paesi con limiti di emissioni meno stringenti.
Questa tendenza potrebbe portare ad un aumento delle emissioni totali a livello mondiale e, quindi, ad una riduzione dell’efficacia delle politiche adottate dall’Unione per mitigare le emissioni ed anche, a causa della perdita di quote di mercato, ad una riduzione dei risultati economici di imprese unionali ad alta intensità energetica.
Articolo tratto del sito web di ZeroF24
Redazione: Stragroup Spa
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