Fine vita, primo caso di suicidio assistito in Lombardia
La donna, di 50 anni, era affetta da sclerosi multipla progressiva da oltre 30 anni.
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Farmaco e strumentazione le sono stati forniti dal servizio sanitario dopo 9 mesi dalla richiesta.
Prima di andarsene, ha lasciato un messaggio. “La mia breve vita – ha scritto – è stata intensa e felice, l’ho amata all’infinito e il mio gesto di porre fine non ha significato che non l’amassi. L’ho vissuta nonostante tutte le mie difficoltà per tantissimi anni, come se questa malattia non fosse dentro me. Ho affrontato la mia disabilità con rispetto e dignità. Quando però cominci a sentire la sofferenza oltre a quella fisica ma dentro l’anima, capisci allora che anche la tua anima deve avere il diritto di essere rispettata con la dignità che merita. Questo è ciò che nessuno può toglierti e non deve mai accadere… libera”.
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