La manovra domani in Aula
Salta l’incremento delle tariffe autostradali. Niente aumento per i ministri: arriva il rimborso per le trasferte. Arriva lo psicologo a scuola.
La Commissione Bilancio della Camera ha proseguito i lavori a oltranza, per tutta la notte, sugli emendamenti alla Manovra. L’obiettivo della maggioranza è chiudere con il mandato al relatore prima delle dichiarazioni in Aula dalle 10 della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo.
L’ipotesi a cui si è tentato di lavorare in conferenza dei capigruppo di Montecitorio, con la proposta di mediazione avanzata dal presidente Lorenzo Fontana, è di far approdare la Manovra in Aula mercoledì 18 dicembre, per la discussione generale. Poi il governo avrebbe posto la questione di fiducia e l’intero esame, compresi gli ordini del giorno, si sarebbe dovuto concludere nella giornata di venerdì.
Le opposizioni avevano chiesto di espungere dalla legge di bilancio tre temi contenuti negli emendamenti dei relatori: le proroghe in materia di aggiornamento dei tariffari delle autostrade, con aggiornamento dell’inflazione e crescita dell’1,8%, e in materia di energia. L’altra modifica richiesta dalle opposizioni sarebbe di stralciare la norma che equipara le indennità di ministri, vice e sottosegretari non eletti a quelli parlamentari. Ipotesi che però sarebbe più remota.
“È assurdo lasciare anche solo un secondo di più di spazio alle polemiche sull’emendamento che parificava tutti i Ministri e sottosegretari non parlamentari, ai deputati, riconoscendo i rimborsi spese – ha scritto su X il ministro della Difesa Guido Crosetto -. È così da oltre due anni e continuerà così fino a fine legislatura. La cosa è giusta? Non penso perché non ha particolare senso che il ministro degli interni o della difesa debbano avere un trattamento diverso rispetto a un loro sottosegretario, ma non è mai importato finora, né a me né ai miei colleghi. Per questo motivo abbiamo chiesto ai relatori di ritirarlo ed evitare inutili polemiche – ha aggiunto – quello che non sarebbe comprensibile per nessuna altra professione e cioè che due persone che fanno lo stesso lavoro, nella stessa organizzazione, abbiano trattamenti diversi, per chi fa politica deve essere messo in conto”.
Le approvazioni notturne
- Il fondo per le missioni internazionali viene incrementato per il 2025 di 120 milioni di euro, di cui 70 verranno coperti dal Ministero degli Esteri. Il fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale invece viene incrementato di 20 milioni per la quota destinata agli interventi di competenza della Presidenza del Consiglio. Accolta anche la riformulazione di un emendamento presentato dalle opposizioni (a firma Boschi, Del Barba, Gadda) per rifinanziare, con un incremento di 1 milione per il 2025, il reddito di libertà “per garantire l’effettiva indipendenza economica e l’emancipazione delle donne vittime di violenza”.
- Viene istituito un fondo per il sostegno psicologico in favore delle studentesse e gli studenti. Lo prevede un emendamento alla manovra formulato dal Pd, corredato da un fondo di 10 milioni di euro per il 2025 e 18,5 milioni dal 2026
- Approvato l’emendamento alla manovra di Azione, a firma Bonetti-Sottanelli, che istituisce un fondo per incentivi alla realizzazione di screening oncologici e cardiovascolari e per la dotazione di defibrillatori nei luoghi di lavoro. Nella riformulazione del governo sono previsti 500.000 euro annui dal 2026.
- Approvato un emendamento di Azione, a firma Ruffino-Bonetti, che stanzia un milione e mezzo di euro in tre anni a partire dal 2025 per campagne di prevenzione dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. “Un’approvazione doverosa – dichiarano Ruffino e Bonetti – che ci dà particolare soddisfazione perché l’emendamento è interamente finanziato con le risorse parlamentari a disposizione di Azione: noi crediamo che sui disturbi dell’alimentazione e della nutrizione la politica debba diventare concreta mettendo risorse, e non fermarsi a parole di vicinanza”
- Approvato un emendamento, a firma della Lega, che dispone l’autorizzazione al Ministero dei Trasporti a sottoscrivere con Anas una nuova convenzione con una durata adeguata al termine massimo, ovvero di 50 anni
- Viene erogato un contributo di 9 milioni di euro per il 2025, 12,5 milioni di euro per il 2026 e 10,5 milioni di euro a decorrere dal 2027, concorre alla stabilizzazione di ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi precari del Cnr. Lo prevede un emendamento presentato da Avs, Pd e M5s, finanziato con il fondo parlamentare.
- Il governo, anche dopo la richiesta delle opposizioni, ha chiesto in Commissione Bilancio alla Camera il ritiro dalla manovra dell’emendamento dei relatori che propone la proroga del tariffari dei pedaggi autostradali con contestuale adeguamento all’inflazione dell’1,8%.
- Disposto un incremento di 50 milioni nel 2025 e 10 milioni dal 2026 del contributo alle scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità. Lo prevede la riformulazione di un emendamento alla manovra della maggioranza, insieme ad Azione e Iv.
- Il governo ha specificato che sono stati ripristinati in manovra i fondi per la prosecuzione della Metro C di Roma oltre la fermata attualmente in costruzione a piazza Venezia. Le risorse inizialmente erano state stornate per l’assenza del progetto definitivo del prolungamento fino alla Farnesina.
- Approvato un emendamento della Lega alla manovra che introduce un bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica per sostituire gli apparecchi obsoleti. Il contributo può corrispondere al massimo il 30% del costo dell’elettrodomestico, non superiore a 100 euro per apparecchio, che salgono a 200 se l’Isee del nucleo familiare dell’acquirente è sotto i 25mila euro
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